1.1. NOTA DEL CURATORE

 

 

Viene presentata la seconda edizione del vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto compilato negli anni Ottanta da mio padre e pubblicato a puntate su "Il Giornalino" della Pro Loco di Chiuro dal numero 35 (maggio-giugno 1986) al numero 80 (novembre-dicembre 1994).

 

Il lavoro si basa in gran parte su note, bozze e appunti predisposti in vista di una edizione più completa del saggio, che non era stata portata a termine a causa della improvvisa scomparsa dall’autore nel novembre 1990; anche le parti pubblicate su "Il Giornalino" dopo tale data, in effetti, sono una semplice trascrizione della prima bozza.

 

Da allora in provincia nuove importanti pubblicazioni si sono affiancate ai riferimenti principali nella stesura del vocabolario, che erano stati il Vocabolario di Novate Mezzola e il Saggio di Laura Valsecchi Pontiggia, limitato agli aspetti principali del dialetto di diversi paesi valtellinesi. In particolare sono stati pubblicati l’esemplare Dizionario Etimologico Grosino e il ricchissimo Dizionario Etimologico della Val Tartano, che sono ormai supporto imprescindibile per studi in questo settore, e, ugualmente degni di nota, i dizionari di Tirano e Teglio[1]. Anche a partire dall’analisi di questi nuovi importanti contributi, oltre che tenendo conto dell’attività svolta in questo ambito dall’IDEVV, il dizionario di Chiuro e Castionetto è stato riveduto, ampliato e corretto.

 

In primo luogo è stato integrato il repertorio di voci (con un’aggiunta del 15% circa). A questo fine si è rivelato molto utile per la vicinanza geografica fra le zone indagate il Dizionario tellino (che del resto aveva a sua volta attinto dalla prima edizione di quello di Chiuro).

Il tentativo, poi, di rendere più rigoroso e nel contempo di più facile consultazione il dizionario, sia dal punto di vista morfologico-lessicale che dal punto di vista della pronuncia, ha portato alla stesura dei “Criteri di redazione”, compilati sulla base di più brevi note lasciate dall’autore, che hanno guidato la revisione di alcune voci.

Le frasi d’esempio, che nel manoscritto originale erano riportate a volte senza traduzione, sono state tutte tradotte e, infine, sono stati aggiunti, fra parentesi dopo il lemma, il plurale per i sostantivi, il femminile (e i plurali) per gli aggettivi, la prima persona dell’indicativo presente e il participio passato per i verbi.

 

Non si ritiene necessario fornire in questa sede la bibliografia, visto il puntuale e completo repertorio del sito internet dell’IDEVV (www.provincia.so.it/associazioni/idevv/); si segnala solo che i testi maggiormente consultati ed utilizzati, oltre a tutti i vocabolari locali valtellinesi sopra menzionati, sono stati il Vocabolario lecchese-italiano, la Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti del Rohlfs, il testo Dialetto, dialetti e italiano di Carla Marcato e la grammatica Italiano di Luca Serianni[2], oltre ai dizionari della lingua italiana Zingarelli, Devoto-Oli, Passerini-Tosi. Infine, ulteriori ampliamenti e revisioni sono stati introdotti sulla base di lavori dedicati a specifici aspetti della vita del territorio di Chiuro, dovuti in larga parte all’attività della Biblioteca “Faccinelli” e della Pro Loco del Comune[3].

 

Per la revisione di molti termini della parlata di Castionetto ci si è avvalsi della collaborazione dal vicesindaco del Comune di Chiuro Valerio Della Valle, che ha contattato diversi compaesani: a tutti loro il più vivo ringraziamento; un analogo contributo era stato offerto a mio padre anni fa da Luigi Incondi di Castionetto e Antonio Pedrucci e Giuseppe Faccinelli di Chiuro.

 

Ha contribuito con preziosi suggerimenti a questa seconda edizione il dott. Gabriele Antonioli, vicepresidente e coordinatore delle attività dell’IDEVV.

 

Il prof. Gabriele Iannaccaro, docente di Glottologia e Linguistica presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha offerto la sua disponibilità ad un’attenta lettura della parte grammaticale, migliorata nella stesura definitiva grazie alle sue precise e puntuali indicazioni.

 

Hanno costantemente seguito la realizzazione del presente lavoro, con consigli e lettura critica di tutte le parti, i miei familiari, la mamma Armida Bombardieri (che aveva avuto un importante ruolo anche nella stesura della prima edizione), i fratelli Gisella, Pier Carlo e Valerio e la moglie Adele Sassella.

 

 

Leonardo Della Ferrera, gennaio 2005

 

 

 



[1] Laura Valsecchi Pontiggia, Saggio di vocabolario valtellinese, 2. ed. riveduta e ampliata, Sondrio, Bissoni, 1990

Sandro Massera, Vocabolario del dialetto di Novate Mezzola, Chiavenna, Centro di Studi storici valchiavennaschi, 1985

Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, Vocabolario etimologico grosino. DEG. Con annotazioni di carattere etnografico e storico e repertorio italiano-grosino, Grosio, Biblioteca Comunale, Museo del costume, 1995

Giovanni Bianchini, Remo Bracchi, Dizionario etimologico dei dialetti della Val Tartano. DVT, Grosio, IDEVV, 2003

Cici Bonazzi, Dizionario Tiranese-Italiano. Con repertorio Italiano-Tiranese, 2. ed. riveduta e ampliata, Canberra, Lazzaro Bonazzi, 1994

Elisa Branchi, Luigi Berti, Dizionario tellino, Grosio,  IDEVV, 2002

 

[2] Angelo Biella, Virginia Favaro Lanzetti, Luciana Mondini, Gianfranco Scotti, Vocabolario italiano-lecchese lecchese italiano. Preceduto da una grammatica essenziale e da un saggio di toponomastica lecchese, Oggiono, Cattaneo, 2001

Gerhard Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1992-1994

Carla Marcato, Dialetto, dialetti e italiano, Bologna, il Mulino, 2002

Luca SerianniItaliano, Milano, Garzanti, 2000

 

[3] Ambienti. Vita e lavoro nel passato. Catalogo della mostra dei lavori di Giovanni Morelli. Chiuro 21 settembre -10 ottobre 1993, a cura di Ellida Schiappadini Faccinelli, Chiuro, Biblioteca “L. Faccinelli”, 1993. Su “Il Giornalino” a cura della Pro Loco Comune di Chiuro, a partire dal numero 85 (settembre-ottobre 1995) fino al numero 115, sono stati pubblicati numerosi saggi su aspetti particolari del dialetto dovuti in larga misura a Giacomo Ganza.