2.2.9. Avverbi

 

Ritroviamo nel nostro dialetto la suddivisione degli avverbi della lingua italiana: avverbi qualificativi (bén, pulìtu), di tempo encö́, tàrdi, debòt), di luogo (chilò), di quantità (asé, tant), di giudizio (di affermazione o negazione) (fùrsi), interrogativi e esclamativi (cùma), presentativi (ècu).

Circa la formazione, abbiamo poi avverbi semplici (bén, mal) e composti (dedré, malvulentéra), mentre mancano quelli derivati, costruiti in italiano con i suffissi –mente oppure –oni, essendo raro e recente l’uso di termini come finalmént, facilmént etc…

Sono pure molto frequenti le locuzioni avverbiali, specialmente qualificative, costruite per lo più con le preposizioni de, a, en (en prèsa, a la carlùna, de travèrs). In assenza di tradizione scritta, si propone di considerare avverbi composti e non locuzioni avverbiali quei termini in cui il sostantivo non è facilmente individuabile come autonomo (despàer, deverguló) oppure quelli che anche in italiano si possono scrivere uniti (sutgàmba).

Gli avverbi di luogo vengono usati anche in unione ai verbi, di moto o altri, per rafforzarne, completarne o variarne sensibilmente il significato (taià sü, vegnì fö, da giù).

Una particolare forma di rafforzamento dell’avverbio di luogo si ha, specie nel dialetto di Castionetto, riunendo due e anche tre avverbi di seguito (gió là, là fi gió).

 

Nel vocabolario gli avverbi sono individuati con la sigla avv. (senza altra specificazione: di tempo, di luogo etc.).

Quando la locuzione avverbiale è costruita con termini che ormai si usano solamente in questo modo, vengono introdotte dalla formula "solo nell'espressione" (che, del resto, si usa anche per altri casi); il valore morfologico non sempre è presente (Es.: stìm - solo nell’espressione a stim = a occhio, approssimativamente, senza una misurazione precisa.). Quando la locuzione è costruita con termini che hanno già un loro significato traducibile autonomamente, la stessa è posta dopo una barra verticale, come le frasi idiomatiche, etc. (Es.: présa (CA) - prèsa (CH) - sf. sing. fretta, premura | en prèsa = in fretta, con premura | de prèsa = di fretta, senza il dovuto tempo.). A maggior ragione vengono trattate in questo modo espressioni più lunghe, come ‘nda a pìca, ‘nda a rö́da, ès gió de còrda.