2.2.3. Aggettivi

 

Gli aggettivi qualificativi hanno varie terminazioni nella forma singolare maschile; al femminile terminano tutti in a; per la formazione del plurale gli aggettivi seguono le regole dei nomi. Come in italiano alcuni (pochi) aggettivi sono solo maschili o femminili, per conseguenza logica del loro significato (stérla); altri sono invariabili, come alcuni colori (ròsa) e come gli aggettivi numerali cardinali. Si fa notare la particolarità dei numeri due e tre, che nel dialetto di Castionetto prevedono una forma per il maschile (dü, tri) ed una per il femminile (dó, tré).

A volte alcuni termini che sono più usati come sostantivi possono avere funzione anche di aggettivo, con relativo femminile (margnifùn). Viceversa, per l’uso di sostantivo degli aggettivi, frequentissimo per quelli che qualificano comportamenti, attitudini, caratteristiche delle persone, vedi quanto esposto prima, al paragrafo “sostantivi”. Il grado comparativo di maggioranza si forma, come in italiano, con l’avverbio püsé (ciüsé a Castionetto); poco utilizzati i comparativi organici (migliùr, pegiùr) e i comparativi di minoranza (costruiti con l’avverbio ménu). Il grado superlativo relativo si forma, come in italiano, con l’articolo determinativo + l’avverbio püsé (ciüsé a Castionetto); per il superlativo assoluto, invece, raramente si usa il suffisso –isim (-issimo in italiano), come ad esempio in belìsim, brütìsim, mentre più diffusa è una specie di reduplicazione intensiva (mar maréntu=amarissimo).

Gli aggettivi pronominali (possessivi, dimostrativi, indefiniti, interrogativi ed esclamativi) sono spesso difettivi, come in italiano. Gli aggettivi possessivi (mè, tò, sö - anche per la terza persona plurale -, nòs, vòs, completati da femminile e plurali) normalmente si collocano prima del sostantivo a cui si riferiscono; la posizione posposta è usata per rafforzare il senso di possesso (l’è ròba mìa). Gli aggettivi dimostrativi sono stu (femminile: sta - plurale sti, sia maschile che femminile) e quèl (plurale maschile: quìi; femminile: quèla-quìli). Gli aggettivi indefiniti sono più numerosi: quài, òtru, ògni, tüt, puch, tròp, tant… Aggettivi interrogativi ed esclamativi sono che e quànt.

Anche per gli aggettivi esistono forme alterate, anche se il loro significato non è propriamente “piccolo …” o “grande …” che non avrebbe senso; l’alterazione serve a introdurre una sfumatura, a rendere più appropriata un’espressione (mòl-mulesìn, giàlt-gialdìn, fals-falsǜsc).

 

Il vocabolario riporta come lemma la forma singolare maschile degli aggettivi, seguita, fra parentesi, dal plurale maschile, solo se diverso dal singolare, e dalle forme femminili, singolare e plurale. L’indicazione morfologica relativa è agg. per gli aggettivi qualificativi, mentre gli aggettivi pronominali sono individuati dalle sigle agg. poss., agg. dimostr., agg. indef., agg. interr., agg. escl. Gli aggettivi numerali vengono indicati con le sigle agg. num. card. e agg. num. ord.

Nel caso di sostantivi usati a volte come aggettivi è stata aggiunta fra parentesi l’indicazione (e agg.), senza indicare tuttavia le forme femminili. Es:  margnifùn - sm. (e agg.) persona falsa e astuta, imbroglione, sornione.

Non sono stati inclusi nel vocabolario i superlativi in –isim, mentre l’altro tipo di superlativo sopra indicato è stato segnalato quando d’uso frequente all’interno del lemma dell’aggettivo dopo doppia barra, preceduto dalla sigla superl.

I participi passati con valore di aggettivo sono stati segnalati nel vocabolario come normali aggettivi, ma alla fine del lemma è stata messa la nota (p.p. di xxx), che ha come corrispondente “cfr. xxxnella voce verbale di origine, non tanto per indicarne l’etimologia (di cui non ci si occupa in questo lavoro), ma per mettere sull’avviso il lettore che il termine ha anche un altro uso (e significato). Ad esempio taiàt compare sia sotto il verbo taià che come lemma a sé, in questa forma: taià (mi tài, taiàt) …- cfr. taiàt  - taiàt (taiàda-taiàdi) - agg. furbo, scaltro (p.p. di taià).

Per i pochi aggettivi alterati, vale la forma adottata per i sostantivi.